Durante l’emergenza Coronavirus i volontari de La Terra di Piero sono stati in prima linea ad aiutare le fasce più deboli della società.
Un’esigenza nata dopo l’emanazione del decreto “Io resto a casa” da parte del Governo Conte e che tutti abbiamo vissuto tristemente come il famigerato ma necessario lockdown.
Mentre l’Italia doveva restare chiusa in casa per cercare di contenere l’espansione del Covid, i volontari de La Terra di Piero si sono messi a disposizione di persone anziane, di quelle con disabilità e di quelle costrette alla quarantena offrendo qualsiasi tipo di servizio che si dovesse svolgere fuori dalle mura domestiche e in maniera totalmente gratuita.
I volontari hanno fatto la spesa, accompagnato le persone a fare visite mediche non rinviabili fino al pagamento di bollette in scadenza.
Il disagio in quei giorni cresceva da ogni punto di vista e l’associazione ha dunque pensato bene di consegnare a domicilio pasti caldi alle famiglie e alle persone più in difficoltà.
Si è partiti con 60 pasti il 13 marzo 2020 per arrivare, ben presto, ad una media di 650 in pochi giorni da consegnare a Cosenza e nei suoi dintorni.
Consegnare un pasto diventava anche occasione per contenere anche altri disagi di tipo sociale come situazioni di solitudine nascosta, povertà estrema e altre.
Ai volontari de La Terra di Piero si sono aggiunti quelli di altre realtà sociali cosentine con le quali si è dato vita a “Cosenza solidale”, molti commercianti che hanno donato materie prime che rischiavano di marcire in magazzini chiusi e le donazioni economiche di molti a supporto di questa importante attività.
Durante l’Emergenza umanitaria Covid, oltre ai 650 pasti giornalieri, si sono registrate altre attività:
- raccolta di beni alimentari e di prima necessità e distribuzione: 1250 spese settimanali;
- distribuzione pasti preparati dai detenuti della casa circondariale di Cosenza;
- consegna pacchi dono per i detenuti della casa circondariale di Cosenza con prodotti per la cura e la salute;
- raccolta farmaci da banco e distribuzione;
- raccolta “Scatole scalda cuore” (4000) con giochi e beni di prima necessità per bambini ed adulti e distribuzione il giorno di Natale e aiuti umanitari e ristrutturazione fornace a Riace.